Ambliopia

Il termine ambliopia si riferisce ad un’incompleta maturazione del sistema visivo.

Ogni organismo vivente nasce con tutte le potenzialità evolutive ma non è detto che sempre e chiunque arrivi a svilupparle in maniera completa ed ottimale. Alla nascita non sappiamo camminare e non sappiamo parlare, allo stesso modo il processo della visione è ancora in fase evolutiva. Se, nel periodo plastico (quando il cervello apprende una attività) qualche problema ostacola la funzione dell’organo, la maturazione si interrompe o procede in maniera meno spedita e valida.

L’ambliopia, o occhio pigro, è una condizione in cui un occhio (monolaterale) , o, più raramente entrambi gli occhi (bilaterale) non raggiungono la capacità visiva attesa e, indipendentemente dall’uso di correzione ottica, la vista rimane subnormale.

In breve si può dire che dipende da un’alterata trasmissione del segnale nervoso tra l’occhio e il cervello per cui il cervello privilegia un occhio a causa della ridotta acuità visiva dell’altro.
Quanto più precocemente si interviene tanto prima e meglio se ne guarisce. Alla base dell’ambliopia frequentemente ci sono

1. Difetti refrattivi (ipermetropia e astigmatismo in primis, miopia poi) che, trasferendo una immagine meno nitida alla corteccia cerebrale, impediscono il normale sviluppo delle cellule cerebrali che sono deputate alla visione.
2. Strabismo porta ad una rivalità tra le due immagini retiniche, e finisce per costringere il cervello a sopprimere uno dei canali visivi. Lo strabismo è un anomalo allineamento degli occhi, provocato da un difetto dei meccanismi neuro-muscolari che ne controllano i movimenti
3. Anisometropia, cioè una differente rifrazione tra i due occhi
4. Cataratta congenita e ptosi palpebrale

Si considera Ambliope un occhio che abbia MINIMO una differenza di 3/10 rispetto all’altro (non correggibile nemmeno con delle lenti), oppure nell’occhio pigro un visus inferiore ai 3/10. Ne è “affetto” (non è una malattia) circa il 2% di tutta la popolazione e il 4-5% dei bambini; essa è considerata una delle prime cause di deficit visivo nei giovani sotto i 20 anni. Una diagnosi precoce può, nella maggioranza dei casi, prevenire difetti permanenti.

I segnali e i sintomi dell’occhio pigro sono molto raramente riferiti dal paziente perché è spesso troppo piccolo per denunciare una vista inferiore in un occhio rispetto all’altro. E’ per questo motivo che si raccomanda di effettuare una prima visita oculistica al bambino, anche in assenza di sintomi, entro i 3-4 anni di età.