Palpebre come tergicristalli

1 Gennaio 2016 | commenti: X

tergicristalliBattere le palpebre è una azione inconscia del nostro corpo che tutti facciamo molte volte ogni giorio, da quanto ci svegliamo a quando andiamo a dormire, uno straordinario automatismo per tenere puliti i nostri occhi, la nostra vista.

Un adulto rilassato ammicca circa 15 VOLTE in un minuto, mentre un neonato batte le palpebre solo 2 VOLTE al minuto: il numero di ammiccamenti aumenta poi gradatamente con l’età fino ad arrivare a livelli simili a quelli adulti verso i quattordici anni.

Durante la lettura di un libro si battono le palpebre solo 10 VOLTE al minuto, mentre lavorando al computer si scende sotto le 7 VOLTE al minuto; è una delle cose che rende affaticante il lavoro al computer (o i videogiochi): durante queste attività bisognerebbe ricordarsi di ammiccare volontariamente. Un neonato quindi ammiccherebbe poco per la continua attenzione e stupore che il mondo genera in lui oltre perchè dorme molto e quindi tiene gli occhi chiusi.

Peraltro quando gli occhi sono chiusi, sia adulti che neonati, gli occhi si muovono (causa i sogni) e pertanto continuano a lubrificarsi.

La chiusura e riapertura dell’occhio dura circa un terzo di secondo: per metà di questo tempo, le palpebre restano completamente chiuse, riducendo del 90% la luce che raggiunge la retina.

MODI DI DIRE

A colpo d’occhio
A prima vista, come prima impressione.

A occhi aperti
coscientemente, scientemente; con piena cognizione di quanto si sta facendo.

A occhi chiusi
con piena fiducia, senza operare controlli o prendere precauzioni.

A occhio
Senza l’aiuto di strumenti di misura appositi, quindi approssimativamente, all’incirca, calcolando grossolanamente.

A occhio nudo
In senso lato si usa inoltre a proposito di cose molto evidenti, di grande spicco o rilievo, e in particolare per una differenza evidente, o per un errore, un difetto o altro che risultano nettamente visibili.

A perdita d’occhio
Per un’estensione molto vasta, oltre il punto a cui può arrivare lo sguardo.

A ciglio asciutto
senza piangere; senza dar segni di commozione.

A ogni battito di ciglia
molto spesso, con la frequenza con cui si battono le ciglia.

Aguzzar le ciglia
cercare di vedere meglio, come mettendo a fuoco l’oggetto d’interesse stringendo gli occhi.

Non batter ciglio
rimanere impassibili, non scomporsi, non lasciar trasparire alcuna reazione.